Cotone pettinato

Le fasce Loktushe sono tutte fatte di cotone pettinato. La pettinatura è un trattamento particolare che allinea le singole fibre rendendo il filato morbido e liscio. Grazie a questa lavorazione, le fasce non necessitano di alcuna domatura.

I filati sono tinti in tintorie specializzate. I colori utilizzati hanno tutti la certificazione Oeko Tex 100 che garantisce la loro assoluta sicurezza per i bambini.

La linea Loktushe Motion invece ha delle eccezioni, sono fatte con filati sviluppati su misura per la loro trama particolare, trama creata nel 2015 dalla stessa casa Loktushe.

Si tratta di un cotone pettinato con fibre estremamente lunghe e particolarmente spesse. Grazie a questa particolarità le Motion sono morbide fin da subito nonostante la loro altissima grammatura, che oscilla tra i 360 ed i 400 g/m².

Come si lava il cotone?

Come nel caso di tutti i filati, facciamo riferimento alla targhetta cucita sulla fascia.

In linea generale però va lavato a 40 gradi  (in casi di estrema necessità e in modo del tutto eccezionale può essere lavato anche a 60). Si può utilizzare anche centrifuga ad alti giri. Non è necessario stendere in orizzontale, nessun problema stendere fasce in cotone in verticale. Stirare è sempre raccomandato, nel caso del cotone, ad alta temperatura e volendo anche con vapore.

Per tutte le fasce di tutti i materiali vale, che per il primo lavaggio è necessario lavare alla temperatura massima consentita e stirare, per far assestare la trama.

Cotone mercerizzato

Il Cotone mercerizzato è un filato di cotone che subisce uno specifico trattamento che conferisce alla fibra un particolare aspetto brillante, una lucentezza permanente simile a quella della seta ed un peso specifico più elevato.

Dopo il trattamento di mercerizzazione, le fibre di cotone risultano molto più resistenti alla trazione, ha una maggiore elasticità ed infine una maggior affinità per quasi tutte le sostanze coloranti naturali.

Il cotone mercerizzato utilizzato nello specifico dalla Vatanai, è ricavato da cotone rigenerato cioè, ottenuto dalla rilavorazione di tessuti già utilizzati.

Come si lava il cotone mercerizzato?

Cotone mercerizzato si lava come cotone normale, con la differenza della temperatura di lavaggio più bassa – si raccomanda lavarlo al massimo a 40 gradi, per il lavaggio ordinario è meglio utilizzare 30 gradi.

Per tutte le fasce di tutti i materiali vale, che per il primo lavaggio è necessario lavare alla temperatura massima consentita e stirare, per far assestare la trama.

Tencel

Il Tencel viene prodotto dal legno degli eucalipti e la sua produzione richiede molto meno acqua rispetto ad altri materiali come ad esempio il cotone. Per questo motivo viene soprannominato filato “verde”.

Il Tencel utilizzato dalla Lotkushe proviene dalla ditta Austriaca Lenzing, essa detiene il marchio ECO-Label che garantisce l’assenza di sostanze tossiche e di cloro nell’intero processo di produzione. Detenere tale certificazione inoltre significa che il legno di eucalipto proviene solo da boschi coltivati secondo le regole di sostenibilità.

Il Tencel ha sorprendenti capacità di regolazione dell’umidità. Riesce ad assorbire fino al 50% di acqua rispetto al cotone e la distribuisce uniformemente. Questo lo rende una fibra ideale per i tessuti estivi.

Il Tencel ha anche proprietà antibatteriche, è liscio e scorrevole.

La sua manutenzione, rispetto ad altri filati, è molto più facile, bisogna solo evitare temperature molto elevate.

Come lavare il tencel?

Il tencel, come le altre viscose, non ama il calore e troppo umido. E’ quindi necessario utilizzare cicli di lavaggio brevi, massimo a trenta gradi con centrifuga da 400 a 800 giri. Stirare con ferro temperatura seta.

Per tutte le fasce di tutti i materiali vale, che per il primo lavaggio è necessario lavare alla temperatura massima consentita e stirare, per far assestare la trama.

Viscosa di bambù

La Viscosa di bambù, rende le fasce più lisce e più morbide. Per questa caratteristica, viene considerata un materiale per eccellenza per le fasce neonatali. La sua pecca, per così dire, è la sua scivolosità nella maggior parte di trame.

Come si lava la viscosa di bambù?

Il tencel, come le altre viscose, non ama il calore e troppo umido. E’ quindi necessario utilizzare cicli di lavaggio brevi, massimo a trenta gradi con centrifuga da 400 a 800 giri. Stirare con ferro temperatura seta.

 

Per tutte le fasce di tutti i materiali vale, che per il primo lavaggio è necessario lavare alla temperatura massima consentita e stirare, per far assestare la trama.

Lino

Il Lino è un materiale naturale molto sostenitivo, più del semplice cotone. Se è di qualità superiore, è anche più piacevole come materiale estivo. Un grande vantaggio del lino è il fatto che per la sua produzione sono necessari meno acqua e nessuna sostanza chimica o cloro.

Uno degli aspetti meno piacevoli del lino, è creazione delle pieghe permanenti se il tessuto viene lasciato per troppo tempo senza essere stirato. Ne risentono maggiormente le fasce in versione ring sling, è necessario infatti riporre la propria fascia ad anelli togliendo il tessuto dagli anelli stessi, se quest’ultima si prevede di non utilizzarla per un periodo prolungato.

Come lavare il lino?

Il lino sopporta temperature molto alte sia in lavaggio che per lo stiro. E’ comunque consigliabile di lavarlo massimo a 40 gradi e usare la centrifuga bassa. Nel caso di lino bisogna sempre stirarlo, perché uno dei pochi modi di rovinarlo è la creazione delle pieghe permanenti che può portare allo sbriciolamento delle fíbre e creazione dei buchi.

Per tutte le fasce di tutti i materiali vale, che per il primo lavaggio è necessario lavare alla temperatura massima consentita e stirare, per far assestare la trama.

Cotolino

Il Cotolino è un misto di fibre di cotone e di lino che vengono filati insieme. Grazie a questo procedimento i tessuti mantengono le qualità del lino, come l’alto sostegno, e si minimizzano i lati negativi come le pieghe permanenti grazie alle fibre del cotone. Il tessuto composto da questo tipo di filato, risulta più maneggevole rispetto alle trame filate con filo di cotone e filo di lino separati.

Come lavare il cotolino?

Vale lo stesso come nel caso di lino, solo che il cotolino è molto meno incline alla creazione delle pieghe permanenti.

Per tutte le fasce di tutti i materiali vale, che per il primo lavaggio è necessario lavare alla temperatura massima consentita e stirare, per far assestare la trama.

Seta di gelso

La Seta è il materiale di lusso per eccellenza ed allo stesso tempo si tratta di uno dei materiali tessili più antichi usati dall’uomo. I primi ritrovamenti risalgono ad oltre 8,5 mila anni fa.  

E’ liscia, morbida e scivolosa, motivo per il quale bisogna sempre abbinarla ad almeno un altro materiale per poterla usare come fascia portabebè.

La seta è inoltre anche estremamente solida, lucida ed aiuta la termoregolazione naturale: al tatto viene spesso percepita fresca, perché non accumula calore.

Come lavare la seta di gelso?

La seta di gelso richiede detersivo adatto, centrifuga bassa (o nessuna) e temperatura di lavaggio massimo 30 gradi. Le fibre di seta bagnate diventano fragili, quindi bisogna stare attente allo strizzamento e si deve sempre stendere in orizzontale. Come a tutte le altre stoffe, anche alle fasce con seta fa bene essere stirate 🙂

Per tutte le fasce di tutti i materiali vale, che per il primo lavaggio è necessario lavare alla temperatura massima consentita e stirare, per far assestare la trama.

Bourette

Il Bourette è un materiale davvero straordinario che assomiglia tanto alla lana senza però dare fastidio alla pelle.

Crea un eccellente grip e rende le fasce morbide e perfettamente maneggevoli. Le fasce con bourette sta richiedono una domatura di circa una settimana di uso quotidiano, poi però maturano anche nei mesi successivi. Il materiale si evolve nel tempo fino a dare la sensazione di una fascia sottile mantenendo però tutti i suoi pregi di sostegno.

Come lavare la seta buretta?

Vale lo stesso come nel caso della seta di gelso.

Per tutte le fasce di tutti i materiali vale, che per il primo lavaggio è necessario lavare alla temperatura massima consentita e stirare, per far assestare la trama.

Seta tussah

La Seta tussah è un materiale nobile proveniente dai bachi selvaggi che vivono soprattutto sulle querce. Questa particolare seta in alcuni settori ed in alcuni paesi come ad esempio l’India, la Cina ed il Giappone, è considerata ancora più pregiata della seta “normale”.

Il filato è caratterizzato da piccoli riflessi dorati e da un grip importante.

Come lavare il toussah?

Vale lo stesso come nel caso della seta di gelso.

Per tutte le fasce di tutti i materiali vale, che per il primo lavaggio è necessario lavare alla temperatura massima consentita e stirare, per far assestare la trama.

Lana Merino

Lana Merino utilizzata sia dalla Loktushe che dalla Vatanai ha caratteristiche TEC (total easy care) il che significa che è possibile lavarla in lavatrice con ciclo delicato per la lana senza alcun rischio.

Mulesing: cosa è

Entrambe le ditte utilizzano solo merino con la certificazione mulesing free.

Proprietà del merino

Le pecore merino sono degli animali veramente straordinari. Grazie alle proprietà della loro lana sono in grado di vivere nelle condizioni climatiche più estreme, subiscono variazioni da -20 gradi a +40 C. La lana è un materiale termoattivo che reagisce alla temperatura del corpo ed è in grado di assorbire un enorme quantità di acqua senza dare sensazione di bagnato.

E’ naturalmente antibatterica, traspirante e non cattura gli odori.

I filati sono ovviamente tutti provvisti di certificazione Oeko Tex.

Come lavare la lana merino TEC?

La lana utilizzata nelle fasce Cunotto è stata trattata in modo tale da poter essere lavata in lavatrice in tutta sicurezza. E’ importante usare detersivo con l’aggiunta di lanolina e di evitare grandi sbalzi di temperatura. Per esempio d’inverno, quando l’acqua di risciacquo in alcune lavatrici non viene pre-riscaldata, può arrivare a poco più di zero gradi e fare danno.

Lasciando fuori considerazione questi casi estremi non c’è bisogno di temere il lavaggio di lana in lavatrice con il programma delicato (20 o 30 gradi) e centrifuga a 400 giri. E’ meglio evitare lavaggio a mano, perché è più difficile controllare la temperatura e inoltre è difficile togliere l’acqua in eccesso in un modo delicato ed efficace – occhio, la lana bagnata soffre e si può infeltrire.

Per tutte le fasce di tutti i materiali vale, che per il primo lavaggio è necessario lavare alla temperatura massima consentita e stirare, per far assestare la trama.

Seacell

Il Seacell è soprannominato anche la “seta del mare”. E’ un filato fatto con alghe marine Ascophyllum nodosum che crescono nei fiordi islandesi.

Esse sono raccolte e lavorate in maniera pienamente eco sostenibile, con basso consumo di acqua e senza sostanze inquinanti.

E’ caratterizzato da una leggera lucentezza che lo caratterizza. Il filato portante del seacell è il Lyocell ovvero legno di eucalipto o di faggio.

Come lavare seacell?

Il seacell viene lavato come tutte le altre viscose. Alte temperature gli fanno perdere la sua tipica lucentezza.